In questa sezione troverai le risorse che ti spiegheranno come far funzionare Google Tag Manager al massimo della sua potenza: glossari sulle terminologie della piattaforma, le ultime news sulle implementazioni della piattaforma e le guide con i barbatrucchi per sfruttare lo strumento al 100%.
Mar 2018
In tutte le mie guide cerco sempre di dimostrarti che avere un Tag Management System come Google Tag Manager è fondamentale, perché semplifica la vita a te, al tuo sito web e anche agli sviluppatori 😉 E in più è completamente gratuito, che non è male 😛 Ma per le aziende ciccione, che hanno a mano taaanti Tag, tanti dati ma soprattutto più team, la versione free di GTM può essere limitata.
Feb 2018
Cascading Style Sheets o CSS è il linguaggio utilizzato per controllare il layout o la formattazione dei documenti web (pagine web). Per esempio, puoi utilizzare il CSS per creare un titolo con un determinato font oppure rendere il testo in corsivo. All’inizio erano stati aggiunti i Tag all’interno dell’HTML, ma per gli sviluppatori era un vero e proprio incubo, perché l’HTML è nato per descrivere il contenuto di un sito. Da così: <h1>Questo
Gen 2018
Su Google Tag Manager sono presenti dei Tag Integrati: sono praticamente dei modelli di Tag, in cui non devi fare altro che inserire le informazioni richieste. Praticamente un’installazione guidata che ti consente di semplificare al massimo l’implementazione di Tag. Li trovi andando nel menu a sinistra > Tag > Nuovo > Configurazione Tag. Ecco quelli disponibili per i contenitori web, in ordine alfabetico (aggiornato gennaio 2018): Modello di tag Web
Gen 2018
Cerchiamo di fare un po’ di pulizia 🙂 Per iniziare ad utilizzare Google Tag Manager è importante per prima cosa prendere confidenza con i termini principali: Tag, Attivatori, Variabili e Data Layer. Per capire cosa sono le Variabili integrate, innanzitutto è meglio avere ben chiaro il concetto di Variabile, per cui ti consiglio di leggere il glossario che ho scritto sull’argomento. Una volta capito questo: le Variabili integrate sono delle
Dic 2017
Oggi parliamo di qualcosa che in ben poche persone fanno, e scommetto che tu sei una di queste 😛 Sto parlando dell’importanza di avere una nomenclatura standard, che ti possa aiutare nel momento in cui tra Tag, Attivatori e Variabili, il tuo contenitore diventi una sorta di calderone pieno zeppo di roba. Onestamente Matteo, non è che io abbia così tanti Tag, eh… Magari all’inizio, ma poi tra Download PDF,
Qualcos’altro bolle in pentola, Google Tag Manager sembra non fermarsi più con le nuove implementazioni. Ti ricordi il Tag Linker delle Conversioni? Ti avevo spiegato come installarlo e a cosa serve in questa guida. Ebbene: è comparso il riferimento al Tag Linker delle Conversioni all’interno del Tag di Monitoraggio delle Conversioni di Google AdWords. In realtà è impostato già così di default quindi, sia che tu abbia già dei Tag
Vediamo insieme cosa è questo Linker Conversioni (o Convertion Linker in inglese). Beh, intanto per spiegarlo bisogna partirci un po’ alla lontana. TI RACCONTO UNA STORIA: C’era una volta il conteggio delle conversioni provenienti da Google Ads, che funziona attraverso il cosiddetto parametro gclid. In pratica, quando un utente fa click su un annuncio della tua campagna Google Ads e atterra sul sito, il parametro gclid all’interno dell’URL di destinazione
Nov 2017
A partire più o meno dall’inizio di Settembre 2017, se ti sei trovato a installare Google Analytics oppure il tracciamento delle conversioni di Google AdWords, avrai notato una “leggera” differenza nello snippet di codice. Si tratta del nuovo Global Site Tag per Analytics e Adwords, il gtag.js, che puoi trovare andando su: su Google Analytics, in Amministrazione > Proprietà > Informazioni sul monitoraggio > Codice di Monitoraggio
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