Annunciato per la prima volta nel lontano Luglio 2018, Google Signals è un prodotto di Google che include dati di sessione di siti e applicazioni che Google associa a quegli utenti che hanno effettuato un accesso ai loro account Google e hanno la personalizzazione degli annunci attivata.
L’incrocio di questi dati da parte di Google con gli utenti che hanno eseguito l’accesso consente di sfruttare nuove e migliorate funzionalità di advertising e reporting cross-device.
All’epoca (settembre 2018) avevo fatto un breve video di spiegazione e come attivare Google Signals.
(Sì, lo so si pronuncia sig-nals, l’inglese lo sto ancora studiando bene 😀 )
Google Signals viene utilizzato all’interno di Google Universal Analytics e Google Analytics 4 per sfruttare questi dati e, se abilitato, consente di sbloccare ulteriori funzionalità:
Vediamole nel dettaglio.
(A questo proposito, nel mio ultimo libro su GA4 “Google Analytics 4 per chi inizia” troverai un intero capitolo (il Capitolo 10) dedicato alle funzionalità di GA4 per gestire la privacy degli utenti).
Grazie ai dati di Google Signals, Google Analytics migliora la precisione del conteggio degli utenti nei rapporti e utilizza criteri di pubblico multipiattaforma per valutare gli utenti che non hanno un ID utente.
Inoltre è possibile comprendere il comportamento degli utenti in ogni fase del processo di conversione e anche oltre.
Questo grazie al collegamento dei dati relativi ai dispositivi e alle attività provenienti da sessioni diverse utilizzando i dati di User-ID o Google Signals.
Un’altra funzionalità molto interessante che abilita Google Signals riguarda il remarketing cross-device.
Una volta attivato Google Signals infatti, i segmenti di pubblico che crei in Google Analytics e che importi in Google Ads o in altri prodotti pubblicitari di Google Marketing Platform possono pubblicare annunci nelle campagne di remarketing cross-device per gli utenti di Google che hanno attivato la personalizzazione degli annunci.
Per la generazione dei rapporti, Google Analytics raccoglie i dati in base ai cookie di Google esistenti, alla configurazione del codice di monitoraggio e ovviamente in base ai dati di Google Signals.
Abilitando Google Signals, la tua property di Google Analytics riceverà informazioni aggiuntive sui dati demografici, come età genere e interessi.
Ma solo dagli utenti che hanno eseguito l’accesso ai propri Account Google e hanno attivato la personalizzazione degli annunci.
Questa funzionalità abilita la raccolta dati per la generazione dei report demografici in Google Analytics, che altrimenti rimarrebbero vuoti.
“Aspetta Matteo, ma la GDPR?”
Tranquillo, non preoccuparti, tutte queste operazioni sono perfettamente in regola in materia di GDPR.
I dati raccolti sono esclusivamente in forma aggregata, infatti alcune di queste funzionalità hanno un limite minimo di utenti al giorno che una property di Analytics deve avere per essere abilitate.
Nello specifico, devi avere una media mensile di 500 utenti al giorno per proprietà.
Vuoi sapere come come attivare Google Signals per la tua property di Google Analytics 4 e attivare i report demografici e interessi?
Ecco il link alla guida dove spiego come attivarlo: Guida su come abilitare i report demografici di genere, età e interessi in GA4
Non mi resta che dirti… buon Tag!
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